Qual è la soluzione migliore per rimpiazzare i denti ormai persi?
È meglio un ponte o un impianto dentale?
Quando ci si approccia ad un trattamento di riabilitazione con protesi del sorriso così significativo è perfettamente normale essere attanagliati da dubbi e domande.
Continua a leggere l’ultimo articolo dello staff dello Studio Dentistico Pieroni per scoprire di più!
Meglio un ponte o un impianto dentale?
Iniziamo, innanzitutto, col definire in cosa consistono i trattamenti di riabilitazione implanto-protesica.
È un errore abbastanza comune pensare ai ponti e gli impianti dentali come soluzioni virtualmente intercambiabili, ma questo non potrebbe essere più lontano dal vero.
Benché queste due soluzioni vengano usate per riabilitare edentulie di simile portata ed entità, è sempre necessario tenere a mente che in realtà presentano delle significative differenze.
- Un ponte è una protesi dentale fissa che viene cementata sui denti naturali. Di norma è formata da 3 (o più) corone che vengono posizionate usando i denti limitrofi all’elemento dentale da rimpiazzare come sostegno.
Per poterlo fare è necessario limare i denti su cui la protesi andrà a poggiare. In alcuni casi può anche essere necessario devitalizzare i denti “pilastro” per poterli incapsulare correttamente.
- Gli impianti dentali sono, sicuramente, una soluzione molto più familiare e di cui avrai abbondantemente sentito parlare. In questo caso l’elemento dentale mancante viene rimpiazzato con l’utilizzo di una fixture in titanio che viene inserita nell’osso del parodonto, che di fatto rimpiazza la radice del dente. Su di essa viene poi posizionata una corona protesica creata ad hoc, che viene utilizzata come sostitutivo per il dente vero e proprio.
Entrambe le soluzioni presentano delle applicazioni specifiche e limitazioni che ora andremo ad esplorare nel dettaglio.
L’applicazione di un ponte o di un impianto dentale viene decisa dal dentista in fase di progettazione, tenendo conto delle necessità del paziente e della soluzione migliore per il caso clinico.
Ponte dentale, pro e contro.
Il ponte dentale, per quanto rappresenti una soluzione affidabile e sicura, di norma tende a non essere la prima scelta consigliata dal dentista.
La limitazione principale è che la limatura, o in alcuni casi anche la devitalizzazione, dei denti limitrofi, anche chiamati pilastri, li rende relativamente più fragili e suscettibili ad infezioni o malattie.
Non si tratta di un’operazione chirurgica, ma rimane comunque un trattamento abbastanza invasivo ed impegnativo per il paziente. La fresatura del dente per rendere possibile l’incapsulazione consiste, di fatto, nella rimozione di tessuto per creare un moncone.
È assolutamente necessario che i denti pilastro siano sani e solidi per poter fare da fondamenta per il ponte, quindi denti cariati o instabili non sono elegibili.
Questa tecnica ha due vantaggi:
- evita una chirurgia (per quanto questa sia molto semplice), cosa importante in pazienti che hanno altre patologie più complesse.
- ha tempi piuttosto brevi. Si parla in media di ⅔ settimane in media per ottenere le protesi fisse definitive.
Impianto dentale, pro e contro.
A differenza del ponte, l’impianto dentale è la soluzione più affidabile e che offre risultati più duraturi nel tempo.
La vite in titanio che viene usata come radice è appositamente studiata e scelta per integrarsi alla perfezione con l’osso, garantendo una stabilità considerevole.
Gli impianti dentali possono essere utilizzati per riabilitare edentulie di qualsiasi tipo, sia parziali che totali. Questo li rende una soluzione molto più versatile rispetto ai ponti dentali.
L’unico requisito biologico che questa soluzione richiede è la presenza di una corretto volume e qualità di osso in cui inserire la radice implantare. La “mancanza di osso” è l’unico fattore davvero limitante per questo trattamento, in quanto interferisce con il vitale processo di osteointegrazione, che è alla base del successo della procedura.
Ciononostante, grazie alle nuove tecnologie a disposizione dei più moderni e preparati studi dentistici è possibile rimediare, a questa mancanza con una procedura di rigenerativa ossea. Ti invitiamo a leggere di più premendo il link.
L’impianto dentale viene preferito al ponte nella maggior parte dei trattamenti, in quanto offre risultati più affidabili, duraturi e non va ad incidere sull’integrità degli eventuali denti naturali vicino a quello da rimpiazzare.
I suoi unici “svantaggi” sono i tempi d’attesa leggermente più lunghi quando si fa affidamento a tecniche implantari più “tradizionali”.
Questi protocolli prevedono un periodo di qualche settimana, in attesa della corretta osteointegrazione della fixture, per poter ottenere la protesi fissa definitiva.
Impianto dentale a carico immediato. La soluzione più sicura e veloce.
Vogliamo aprire questa piccola parentesi sull’implantologia a carico immediato perché questa innovativa soluzione rappresenta una valida e consigliabile alternativa alla più tradizionale implantologia e consente di superare alcune delle limitazioni di questo trattamento.
Come abbiamo visto in precedenza, uno dei vantaggi che il ponte dentale offre rispetto all’implantologia sono le tempistiche molto più ridotte.
Il cosiddetto “carico immediato” è una particolare tecnica implantare di cui si avvalgono gli studi dentistici più avanzati, come noi dello Studio Dentistico Pieroni, che consente di applicare nella medesima seduta dell’inserimento dell’impianto una protesi fissa provvisoria.
In questo modo il paziente può lasciare la poltrona con il suo sorriso già intatto e non deve attendere la protesi definitiva con un’antiestetica e scomoda mancanza di un elemento dentale.
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